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Giovanna Polacco
 
Nasce a Roma dove inizia a studiare violino presso il Conservatorio di Musica Santa Cecilia. Allieva di Paolo Borciani, si diploma a pieni voti presso il Conservatorio G. Verdi di Milano nel 1981 e frequenta i corsi di perfezionamento dell'Accademia Chigiana di Siena sotto la guida di L.Kogan e H.Szeryng. Debutta all'Accademia Filarmonica di Roma, poi alla Società del Quartetto di Milano e al Festival di Musica da Camera di Cremona in duo violino-pianoforte. Ha suonato per diversi anni nell'Orchestra dei Giovani dell'Unione Europea (EUYO) sotto la direzione di C. Abbado e H. von Karajan, compiendo tournée nelle più celebri sale da concerto delle principali città europee.
Vincitrice di prestigiose borse di studio per Master in musica da camera in Europa e negli USA, ha conseguito premi e riconoscimenti in numerosi concorsi tra i quali il Concorso Internazionale per Duo strumentale di Forte dei Marmi, il Concorso Internazionale per violino "M. Abbado" di Sondrio, il Concorso Internazionale per Complessi da Camera "V. Gui" di Firenze. È ospite di importanti istituzioni concertistiche in Italia e all'estero, sia come solista che in ensemble cameristici, effettuando anche registrazioni radio-televisive.
Ha collaborato, anche in qualità di violino di spalla, con varie orchestre sinfoniche tra le quali l'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia di Roma, l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l'Orchestra Milano Classica e la Oberengadiner Sinfonie Orkester, sotto la direzione di importanti direttori tra i quali C. Abbado, M. Andreae, T. Bellugi, A. Ceccato, G. Gelmetti, C. M. Giulini, G. Kuhn, L. Maazel, R. Muti, G. Pretre, W. Sawallisch. Nel 2008, con un concerto nella Sala dell'Esedra del Teatro alla Scala, presenta il milano808ensemble da lei fondato per la riscoperta e valorizzazione del patrimonio cameristico italiano. Al repertorio tradizionale affianca esecuzioni, incisioni discografiche e docenze in Prassi esecutiva e Repertorio della Musica Contemporanea. In questo ambito è da dieci anni membro stabile del gruppo strumentale Dedalo Ensemble.
È titolare della cattedra di violino presso il Conservatorio G. Verdi di Milano.
 
 
Gian Luca Massiotta
 
Architetto specializzato in arte scenica e comunicazione visiva, svolge da anni in Italia e all'estero attività di regista e scenografo in campo teatrale e pubblicitario nonché attività di ricerca sperimentale nelle arti visive. Ideatore e collaboratore alla direzione artistica di molti progetti speciali abbinati a manifestazioni culturali di prestigio (Festival di Edimburgo, Vienna, Helsinki, Monaco di Baviera, Biennale di Venezia), consulente creativo e art director in varie iniziative promozionali per conto di importanti aziende di livello internazionale, è autore da anni di numerosi progetti, installazioni e regie che combinano l'esperienza artistica e scenotecnica con le più moderne tecnologie multimediali. Ha compiuto studi e ricerche in campo audiovisivo (multivisioni, vidiwall, videodisc, multiscreen sincronizzati) e illuminotecnico (pirotecnia barocca e moderna, scatole ottiche, anamorfosi, laser show, light guns, fibre ottiche, led display) trasferendo poi queste esperienze all'interno di eventi speciali di livello internazionale sia pubblico (feste, celebrazioni, rassegne, festival, manifestazioni culturali, mostre) che privato (lanci di prodotto, convention, presentazioni, premiazioni, anniversari) in molti dei luoghi più prestigiosi delle principali capitali d'Europa, dell'Africa mediterranea e degli Stati Uniti. Dal 1985 è presidente e direttore creativo di SHOW & GROW (www.showandgrow.it), società che si occupa della ideazione, produzione e spettacolarizzazione di Grandi Eventi.
Nel settore dello Spettacolo ha collaborato, tra gli altri, con: Lina Sastri, Adriana Asti, Angela Finocchiaro, Lella Costa, Giuseppe Cederna, Carlina Torta, Dominique De Fazio, Gianna Breil, Ruggero Cara, Paolo Ciarchi, Silvano Piccardi, Stefano Monti (Teatro); Gabriele Salvatores, Maurizio Nichetti, Maurizio Zaccaro, Guido Manuli, Zuzzurro e Gaspare, Bruno Bozzetto (Cinema, Animazione e TV).; Orchestra dei Pomeriggi e Orchestra Verdi di Milano, Scottish Chamber Orchestra di Edimburgo, PFM, Mauro Pagani, Gaetano Liguori, Paolo Pellegatti, Nanni Svampa (Musica classica, Pop e Jazz); Momix, Kataklò, David Parsons, Carmen Mota, MDA Produzioni (Danza). Studio Festi, Danny Rose, OZ, Laser Entertainment (Son et Lumière, Spettacoli en plein air).
È stato per alcuni anni vicepresidente e direttore artistico del Teatro dei Buratto per il quale ha anche curato, in qualità di scenografo, molti dei principali spettacoli su nero.
 
 
Milano’808 Ensemble
 
Fondato da Giovanna Polacco nel 2008, l’ENSEMBLE è composto da musicisti di alto profilo specializzati in musica da camera e nella ricerca di repertori poco esplorati, o addirittura inediti, meritevoli di riscoperta.
Tutti gli artisti hanno svolto attività con i più prestigiosi Ensemble e Orchestre nazionali e internazionali, tenendo concerti nelle più importanti sale e istituzioni musicali.
Il nome del gruppo, oltre ad un chiaro omaggio alla città di adozione dei suoi componenti – provenienti dal Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano - contiene anche una dedica esplicita e affettuosa all'anno di fondazione di questa prestigiosa istituzione.
Punto d'incontro dell'Ensemble è fondamentalmente il piacere di fare musica insieme e il desiderio di condividere, con un pubblico disponibile alla curiosità e alle novità, l'interesse nel riscoprire pagine più o meno note di compositori, italiani e non, prevalentemente attivi nell'area milanese a partire appunto dagli inizi dell'Ottocento.
Il progetto si propone anche di valorizzare alcuni dei migliori talenti che si sono distinti tra gli allievi e i neodiplomati del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
Oltre che attingere al repertorio cameristico colto di tradizione alta, il gruppo vuole proporre un ventaglio di esecuzioni che si riallacciano al filone della cosiddetta musica di intrattenimento, ricreando la dimensione domestica e l'atmosfera aperta e colloquiale tipiche dei celebri salotti tanto in voga presso l'intellighenzia borghese dell'epoca.
Il gruppo è composto da un nucleo base di musicisti (che coprono l'intero arco delle "famiglie" di strumenti, voce compresa) più, all'occorrenza, collaboratori ospiti e solisti di chiara fama e/o una voce recitante per citazioni e letture. Tale flessibilità di organico consente di eseguire programmi anche molto particolari non praticabili evidentemente da gruppi a formazione fissa.
Per gentile concessione della Biblioteca del Conservatorio di Milano esiste la possibilità di accedere a un vasto archivio di documenti originali (manoscritti, partiture, lettere, carteggi, locandine, ecc.) eventualmente visionabili, sotto forma di piccola mostra, in occasione del concerto.
L'Ensemble, affermatosi definitivamente in occasione delle celebrazioni per il Bicentenario dalla fondazione del Conservatorio di Milano, nelle sue numerose esibizioni (incluse alcune apparizioni televisive) ha sempre riscosso più che lusinghieri consensi sia di pubblico che di critica.
Gli interpreti suonano su strumenti originali italiani secondo la prassi esecutiva d'epoca.
 

Alcune esibizioni del milano808Ensemble

 
 
SHOW & GROW
 
Fondata nel 1985 a Milano da Gian Luca Massiotta, regista e scenografo con esperienze maturate in campo teatrale e pubblicitario, SHOW & GROW nasce come agenzia di comunicazione a supporto di istituzioni pubbliche e private, specializzandosi nello specifico ambito del cosiddetto Industrial Theatre o Teatro d'Impresa, ovvero nella progettazione e spettacolarizzazione di Grandi Eventi a forte vocazione artistica. È in questo particolare settore dello spettacolo che SHOW & GROW sviluppa la propria professionalità, mettendo a frutto le esperienze registiche e scenotecniche del suo titolare, proprie del linguaggio teatrale e cinematografico, e coniugandole con le più avanzate tecnologie multimediali. In possesso di un know-how continuamente affinato nel tempo, SHOW & GROW si è proposta in questi anni come affidabile interlocutore in grado non solo di ideare e gestire gli allestimenti più complessi, ma anche di entrare nel merito dei contenuti, fornendo idee e soluzioni innovative nell'uso integrato dei diverse linguaggi artistici, dal concept iniziale alla fase conclusiva di produzione e regia. In totale autonomia gestionale, piuttosto che in partnership con alcune delle principali agenzie del settore, SHOW & GROW ha ideato, prodotto e diretto innumerevoli manifestazioni istituzionali, motivazionali e promozionali a livello sia nazionale che internazionale sempre imperniate sull'uso non convenzionale di artisti e performer dal vivo. In particolare ha spesso collaborato con orchestre e formazioni cameristiche classiche nell'ambito di festival e rassegne di prestigio.
 

Alcuni esempi di allestimenti e regie musicali di Show & Grow

 
 
Il Teatro Verdi di Milano
 
In via Pastrengo a Milano, nel cuore dello storico quartiere Isola, nasce una sala teatrale il cui percorso artistico ha coperto l'intero ventesimo secolo ed è tuttora attivo.
Sorto nei primi anni del Novecento come parte integrante di un immobile della Cooperativa Edificatrice Verdi (che ancora esiste ed è proprietaria dello stabile), viene opportunamente attrezzato con graticcia e sottopalco e impreziosito da stucchi e fregi in stile liberty, caratteristici dell'epoca.
Dopo aver iniziato la sua attività come sala per prove e concerti di una Corale collegata al Teatro alla Scala, il Verdi ha ospitato spettacoli di teatro musicale e di operetta come testimoniano vecchie locandine degli anni 20 che ancora oggi sono conservate nel suo piccolo foyer...
La sera del 14 febbraio 1921 il teatro rionale di via Pastrengo, in quello che può essere considerato uno dei primissimi esempi di "decentramento", ospita la replica del primo di tre importanti concerti indetti dal Teatro del Popolo (fondato dieci anni prima a Milano e oggi sede dell'Umanitaria) a suggello della propria meritoria attività di divulgazione musicale.
In programma musiche di Mendelssohn (op.66 in do min), Smetana (riduzione dall'op.16) e Arensky (op.32 in re min) eseguite da Foà al violino, Pinfari al violoncello e Martinetti al pianoforte con Ada Maria Mosca soprano.
Nell'occasione verranno anche eseguiti il Salmo 129 "In patris memoriam" di Renzo Bracesco (neodiplomato al Conservatorio di Milano) e brani di Elgar, Bazzini, Sarasate e Bruch (per violino), Magrini, Seligmann e Popper (per violoncello), Liszt e Chopin (per pianoforte).
 

Vista della sala dal palco del Teatro Verdi

 
 
Il Teatro del Buratto al Verdi
 
Il Teatro Verdi è da sempre la casa della Compagnia Teatro del Buratto che lo gestisce e ne rappresenta, emblematicamente, la storia e le vicissitudini di quest'ultimo trentennio.
Molteplice l'attività artistica svolta fra queste mura dalla Compagnia.
Tra le iniziative ospitate e promosse si vuole qui ricordare quella dei laboratori di avvicinamento al famoso Metodo dell'Actor's Studio, per le prime volte portato a Milano – nella seconda metà degli anni Ottanta – da registi e formatori di livello internazionale come Dominici De Fazio, John Strasberg e Jerzy Stuhr, che hanno riunito al Verdi tanti giovani attori, allora emergenti e oggi assai noti: da Claudio Bisio ad Antonio Catania, da Angela Finocchiaro a Roberto Citran.
Oggi è promotore e organizzatore di IF, la fortunata e apprezzata rassegna internazionale di Teatro di Figura. Un linguaggio che lo ha sempre visto assoluto protagonista sulle scene non solo nazionali.
Tra le sue produzioni spiccano spettacoli a forte vocazione musicale (dallo storico "Histoire du soldat" coprodotto con la Piccola Scala di Milano a Hello George, Fly Butterfly, Sheherazade, La boutique fantasque, Cenerentola).
Tra le tourné all'estero ricordiamo numerosi festival internazionali: Parigi, Neerpelt, Bruxelles, Francoforte, Colonia, Bilbao, Madrid, Il Cairo, Festival Internazionale del Teatro di Tampere (Finlandia), Festival Internacional Cervantino (Messico), Festival Internacional de Teatro de Cordoba (Spagna), "Italiana 92" (Argentina) e ancora Portogallo, Belgio, Francia, Austria, Grecia.
Nell'ambito della didattica il Verdi è stato (ed è) anche fucina e laboratorio di formazione teatrale per professionisti.
 

Alcune produzioni a forte vocazione musicale